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Una preghiera vicino al Cielo con RnS

Covid-19, da Enna l’eco del grido di sofferenza

Dalla cappella ospedaliera di Enna un’accorata invocazione di liberazione dal male e di bene e prosperità per tutto il Paese. Un gesto di preghiera di grande rilevanza spirituale e sociale quello che si è tenuto stamattina nel “cuore della Sicilia” e dal capoluogo d’Italia “più vicino al Cielo”. L’iniziativa, promossa dal Rinnovamento nello Spirito Santo col titolo “Una preghiera vicina al Cielo…” è stata partecipata dal vescovo mons. Rosario Gisana che impartito una speciale benedizione sulla città, abbracciando idealmente tutte i luoghi del Paese maggiormente coinvolti nella lotta alla pandemia, e sugli ammalati ricoverati nell’Ospedale “Umberto I” di Enna, in particolar modo sui pazienti ospitati nei 3 Reparti Covid-19.

Significativa l’unità testimoniata da tutte le Istituzioni ecclesiali e civili del territorio ennese, duramente segnato dall’emergenza e al contempo straordinariamente impegnato nell’accoglienza di tante persone sofferenti, che hanno presenziato, nel rispetto delle norme vigenti, alla preghiera.

Al momento di forte e intensa adorazione, preceduto da una Esortazione spirituale, hanno partecipato il sindaco di Enna Maurizio Dipietro, i Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna Francesco Iudica, il Vicario foraneo di Enna Don Giuseppe Fausciana, il Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna Emanuele Cassarà, un Primario, un Infermiere ed un paziente ricoverato in ospedale. 

Un grido di sofferenza quello vissuto oggi e promosso, con l’approssimarsi del Triduo Pasquale e il progressivo “silenzio” che precede la Santa Pasqua, nell’ambito della triplice campagna nazionale “Io resto a casa… e Prego – Dono – Intercedo”, avviata sul Web e sui social media.



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