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Anche il Duomo di Enna andò in fumo

In Italia e nel mondo gli incendi distruttivi di chiese, cattedrali, teatri, biblioteche, archivi storici ed edifici di pregiosono stati ricorrenti nel passato, ma si verificano di frequente anche nei giorni nostri. Tra le varie cause: eventi bellici o terrorismo, episodi dolosi o per incuria. Un incendio, agli ennesi noto, è stato quello verificatosi nel 1446, nell’allora Castrogiovanni, che distrusse quasi totalmente la Chiesa Maiuri, chiamata anche Chiesa Maggiore, Chiesa Madre o Duomo, dedicata sin dal 1412 a Maria SS. della Visitazione. “Quell’incendio distrusse quasi totalmente la bella Chiesa, a causa dei lumini accesi nel coro. Il tetto, le navate, gli altari e le tante opere d’arte andarono perduti. Rimasero indenni il simulacro di Maria Santissima e le bellissime absidi poligonali trecentesche. Lo sgomento invase l’animo degli ennesi e, sgomberate le macerie, in una solenne adunanza di popolo fu stabilito, come voto comune, di ricostruirla più bella”. Così scrisse, nel 1962, lo storico locale Salvatore Morgana in una pubblicazione dal titolo “Maria SS. della Visitazione, Patrona Populi Hennensis”. Lo storico Paolo Vetri, nella “Storia di Enna” scritta nel 1885, sintetizza così il calamitoso evento: “In quell’anno (1446), quando di fresco si era usciti … (puoi leggere l’articolo completo sull’edizione cartacea: abbonati a Settegiorni, chiama il n. 0935680331 e lo riceverai direttamente a casa tua)



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