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A poco più di due mesi dalle amministrative ancora sconosciuti i candidati

Gela: tante liste civiche ma pochi nomi

Mancano 70 giorni per le elezioni amministrative e a Gela non si conosce ancora il quadro delle candidature. Gli unici nomi in lizza sono quelli di Maurizio Melfa che dice di candidarsi con la gente e non con i partiti e di Lucio Greco supportato dal Patto civico (Unione dei siciliani, Una Buona Idea, Gela Punto ed Un’altra Gela). Poi il silenzio. O meglio il caos interno a gruppi e movimenti che non riescono a sintetizzare su nomi spendibili.
Il centrosinistra brancola nel buio: cerca fra i dirigenti scolastici e lascia da parte militanti del partito che hanno velleità politiche come Guido Siragusa e Alessandra Ascia. Nel centro si sono varie fazioni: Vincenzo Cirignotta cerca casa con Cantiere popolare, ma la sudata risposta deve arrivare ancora da Palermo.
La Lega che vola da Roma in su e giù per lo stivale, a Gela assume altri connotati: è chiusa, non elargisce tessere e non si muove sulla scelta del candidato. Il sentore è che vuole perdere. Comunque il candidato ancora ufficioso sarebbe Giuseppe Spata. I partiti minori di Centrodestra continuano a parlare e vorrebbero creare una coalizione comune per essere più forti, ma al momento non hanno un candidato.
Il Movimento civico ‘Gela città normale’ avrebbe come candidato Massimo Catalano, espressione di gruppi centristi. L’Udc non ha un candidato e spinge i centristi verso la sintesi. Poi c’è la frizione di Unione dei Siciliani che a Gela si è schierata con Greco; immediata la reazione di Armao che ha considerato la mossa del rappresentante locale Francesco Salinitro, come personale. Il problema è rientrato subito con un chiarimento. Ma quello che lascia tutti bloccati è il caos Forza Italia. Tutto è nato da un comunicato diramato dai consiglieri di F.I. la cui interpretazione lasciava intendere che gli ex consiglieri comunali si schieravano con Pino Federico, già deputato ma in contrasto con l’attuale deputato Michele Mancuso. “Creare divisioni all’interno del centrodestra, in questo frangente politico equivale a prestare il fianco a un’irrefrenabile corsa verso la sconfitta – ha detto Mancuso – più volte ho invitato a ripartire dal tavolo del confronto e del dialogo, promuovendo candidature super partes, che permettano di uscire dall’assurda spirale fatta di provocazioni che sta solo esaltando la deriva populista. Che si torni a discutere di un serio e coeso programma di governo per il bene del territorio, piuttosto che dare adito a smanie di protagonismo, che non fanno altro che allontanare la gente dalla politica”.
Getta acqua sul fuoco la parlamentare forzista Giusi Bartolizzi: “La situazione che si è profilata negli ultimi giorni dà l’idea di un confronto durissimo in cui nessuno vuole cedere il passo. Dopo anni di mala amministrazione e il colpo di grazia dato alla Città dal Movimento 5 Stelle con il Sindaco Messinese, finalmente il Centrodestra correrà unito e sarà vincente. La coalizione sta prendendo forma giorno dopo giorno e sono sicura che il prossimo week end l’esito del tavolo congiunto sarà determinante. Un modo diverso di dialogare tra mature forze politiche, pur diverse ma aventi i medesimi obiettivi, consacrati in quel patto che in moltissime regioni e realtà locali è risultato, e risulta, vincente. E la riprova sono le elezioni regionali in Abruzzo dove la coalizione unita non ha lasciato alcuno spazio di manovra alla sinistra ed al movimento 5stelle. Stiamo lavorando con la Lega, FDI, DB per una “Squadra” di rinnovamento che sappia dare nuovo slancio alla Città”.



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