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TU MI RIGUARDI- Mazzarino, Visita al laboratorio di accompagnamento nello studio

Una comunità nel nome di don Bosco

“Vogliamo essere una casa accogliente con le mani aperte così come sono spalancate le mani del Signore per accogliere chiunque”, sono le parole della direttrice dell’oratorio salesiano di Mazzarino suor Giovanna Vicari che presenta una delle attività dell’oratorio, una comunità fatta di giovani, adulti, laici e religiose, che educa nello stile di san Giovanni Bosco e che ha a cuore l’educazione integrale di ciascun bambino e giovane. “Come san Giovanni Bosco – continua suor Giovanna – vogliamo accogliere chiunque bussa alla nostra porta, bambini, ragazzi giovani”.
La comunità delle suore ha voluto mettersi in ascolto del territorio, e in linea “con la passione educativa salesiana – dice suor Rosanna Zammataro, – per dare una risposta all’emergenza educativa riscontrata”.
Per fronteggiare quest’emergenza attraverso risposte concrete è intervenuta la Caritas diocesana finanziando il progetto ‘Tu mi riguardi’ (grazie ai fondi dell’8×1000) un laboratorio di accompagnamento nello studio.
Il progetto è nato dalla lunga esperienza delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che a Mazzarino portano avanti l’attività educativa dell’Oratorio Centro Giovanile da quasi un secolo, in sinergia con la parrocchia S. Maria di Gesù e con la Caritas diocesana ed ha previsto e finanziato anche la dotazione delle tecnologie didattiche necessarie all’apprendimento (tablet, LIM, computer, stampante, ecc…) con lo scopo di accompagnare i bambini anche a distanza qualora ci fossero delle restrizioni maggiori.
Diversi volontari qualificati, insegnanti eprofessionisti accompagnano i ragazzi nell’apprendimento e nello svolgimento dei compiti. Ragazzi e bambini con disturbi nell’apprendimento ma anche bambini con i genitori che lavorano e non possono permettersi la presenza di una baby sitter. “Si è pensato di iniziare questo accompagnamento nello studio – dice il prof. Eugenio Bognanni membro dell’equipe educativa dell’oratorio – perché abbiamo riscontrato che tanti bambini hanno difficoltà nella comprensione di un testo o nelle semplici operazioni aritmetiche”.
L’accompagnamento nello studio serve per consolidare le conoscenze che hanno i bambini e “per potenziare e valorizzare quelle che sono le loro capacità e risorse – dice la dott.ssa Lucia Zerrilli, pedagogista -. Un lavoro continuativo basato anche sul rapporto interpersonale soprattutto in questo tempo di emergenza sanitaria”.
Accogliere e accompagnare ogni bambino nella sua unicità e originalità, nello spirito di famiglia, di gioia, di allegria “nello spirito di don Bosco – dice ancora suor Rosanna Zammataro – è quello che cerchiamo di fare come comunità educante”.
Nell’equipe educante c’è anche la presenza di una pscicologa, la dott.ssa Benedetta Stuppia, che si occupa di individuare insieme ai bambini il metodo di studio più adatto a loro “per aiutarli con delle strategie mirate a fare i compiti, ad apprendere”.
Ma non c’è solo studio, ci sono anche momenti di divertimento e di condivisione come la merenda.
Ci sono anche altri ragazzi e bambini ed è bello stare insieme è una delle risposte più frequenti dei bambini che partecipano a questo progetto che si dicono felici “a me piace il doposcuola perché ci sono le maestre che ci aiutano”.
Soddisfatta naturalmente la comunità educante nel vedere i traguardi raggiunti dai piccoli grazie all’aiuto dei tanti volontari.
Vogliamo esserci – è lo slogan ripetuto da suor Rosanna – soprattutto in questo momento di difficoltà perché nessuno rimanga indietro. Per questo motivo il nostro impegno e obiettivo quotidiano è dare di più a chi ha ricevuto di meno”.



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