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Ha chiuso la sua giornata terrena a 89 anni don Salvatore Stagno

Per 64 anni ha servito la sua Villarosa

Nella mattinata di mercoledì 3 febbraio, nella sua casa di Villarosa, ha reso la sua anima al Padre Celeste don Salvatore Stagno.
Don Salvatore, nacque a Villarosa il 25 gennaio del 1932 da Giuseppe e Salvatrice Salvaggio. Fu ordinato presbitero da mons. Antonino Catarella nella chiesa Madre di Villarosa il 24 giugno del 1956.
54 anni di ministero presbiterale, vissuti interamente nella ‘sua’ Villarosa dove è stato punto di riferimento per tutta la comunità cittadina, nonché per i numerosi emigrati sparsi nel mondo. All’inizio del suo ministero, subito dopo l’ordinazione nell’ottobre del 1956 fu nominato vicario cooperatore della chiesa Madre e il 18 ottobre del 1958 vicario economo della parrocchia Immacolata Concezione, per divenirne parroco il 28 aprile del 1959 ruolo che ha mantenuto fino al 22 agosto del 1982 quando il vescovo mons. Sebastiano Rosso lo nominò parroco della chiesa Madre, ruolo che ha ricoperto fino al 2016 quando si è dimesso per limiti di età. I funerali sono stati celebrati giovedì 4 febbraio nella sua Villarosa.

TESTIMONIANZA Di don Giacomo Zangara
Don Salvatore Stagno è stato il parroco della mia scelta definitiva al presbiterato. Venuto nella Chiesa Madre nel 1981 dopo la morte di don Gaetani Vitale dove già mi trovavo a frequentare la comunità. Il suo nuovo servizio nella parrocchia San Giacomo Maggiore fu una ventata di novità proponendo una pastorale conciliare con la collaborazione tra le parrocchie di cui una (Immacolata Concezione) ne fu parroco per 24 anni costituendo il consiglio pastorale cittadino e cercando di superare i campanilismi sterili con delle attività in comune. La sua fu una pastorale attenta e in dialogo con il mondo cercando collaboratori all’interno validi in confronto con il mondo cercando di vivere e attualizzare il Concilio Vaticano II e dando alle tradizioni popolari il giusto posto.
Si fece interprete della costituzione delle confraternite a Villarosa cercando un dialogo religioso con gli uomini che al suo ingresso nella chiesa Madre era pochi a partecipare alla Messa domenicale.
Visione chiara e acuta della storia che accadeva, cercando sempre di non perdere il passo con i tempi con un aggiornamento costante specialmente con i nuovi mezzi di comunicazione (amava dire di avere adesso una parrocchia virtuale numerosa tramite facebook).
Il suo essere prete era lo stare in mezzo alla gente uscendo dalle sacrestie, tutti potevano vedere p. Stagno nella piazza principale del paese in dialogo e confronto con tutti, con cordialità e gioia. Veramente faceva odore delle pecore.
Non cercava riconoscimenti ne promozioni ecclesiastiche anzi con determinazione si opponeva a stare su i piedistalli clericali ma con autorevolezza guidava la comunità di Villarosa servendo e amando tutti facendosi apprezzare prima come uomo e poi come presbitero. L’ultimo tratto della sua vita trascorso in casa gli ha dato la possibilità di conformarsi al Cristo Crocifisso non perdendo la sua sempre lucida voglia di comunicare il vangelo e idee spesse volte scomode. Ringrazio il Signore per aver incontrato padre Stagno perché mi ha fatto scoprire l’importanza di svolgere il ministero presbiterale lungo le strade.

TESTIMONIANZA di don Alessio Aira

Con la morte di don Salvatore Stagno si conclude una lunga stagione di storia ecclesiale per il Vicariato di Villarosa. Non soltanto perché a lasciarci è un sacerdote oriundo del Paese ma perché l’intero suo lunghissimo ministero presbiterale si è svolto interamente a Villarosa. A partire dalla Ordinazione Sacerdotale celebrata nella Chiesa Madre il 24 giugno 1956, don Salvatore ha servito le due comunità parrocchiali del Paese con una stabilità, una passione, una presenza, una vicinanza, una concretezza, una tenerezza autorevole ed una fortezza verace che lo ha fatto coinquilino e commensale nello Spirito di ogni figlio o figlia del popolo di Villarosa, senza distinzione alcuna.
È transitato in ogni vicenda e chiunque è passato dal suo ministero ricevendone un contributo alla santificazione e alla conoscenza del Vangelo. La mia vita sacramentale e la mia esperienza parrocchiale è passata dal suo ministero. Con lui e da lui ho ricevuto tutti i sacramenti, da lui gli orientamenti e gli insegnamenti che mi hanno preparato all’ingresso in Seminario, con lui il confronto schietto negli anni della formazione, da lui un accompagnamento discreto e amorevole fino al ministero sacerdotale. Con lui conversazioni periodiche ricche di racconti, aneddoti, punti di vista, insegnamenti di chi voleva consegnare ai giovani preti l’esperienza di un lungo servizio compiuto senza tentennamenti e con slanci. Il Signore lo accolga nella gioia del Suo Regno, gli dia il premio riservato ai suoi servi fedeli e a noi il ricordo della tenacia di chi tra le inevitabili turbolenze della vita di ogni giorno ha accompagnato la fede di numerosissimi figli. Addio, Padre Stagno, arrivederci in Paradiso!



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