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Covid e piccolo schermo

Boom di ascolti per la Tv generalista

La pandemia da Covid-19, si sa, ha stravolto gli equilibri e le certezze di un intero pianeta, e le conseguenze le avvertiamo ogni giorno negli sconvolgimenti sociali ed economici che il virus ha determinato. Il fatto poi che in tanti mesi di lockdown la gente sia stata costretta a rimanere in casa, ha cambiato, forzatamente, anche le abitudini e ha riavvicinato le persone a consuetudini di famiglia che sembravano ormai perdute. Si è poi avuto un nuovo boom di ascolti televisivi, dopo anni di costante calo dei teleutenti. A beneficiarne sono state soprattutto le tv generaliste, come è emerso da un rapporto curato dall’Osservatorio Tg Eurispes-CoRiS Sapienza, che propone un’analisi sul pubblico delle edizioni di prime time dei Tg delle 7 Reti generaliste (Tg Rai, Mediaset e La7), e che ha effettuato una comparazione tra il 2019 e il 2020.Così, i dati ci dicono che l’aumento maggiore di ascolti si è registrato nei mesi di marzo ed aprile, prima ondata della pandemia, con una crescita del 48%e del 52% rispetto al pubblico del medesimo periodo del 2019. Una tendenza che si è riproposta anche durante la seconda ondata d’autunno, con crescite in termini di pubblico tra il 18% ed il 32% rispetto al 2019; lo stesso è avvenuto, nei mesi estivi, con una audience media sempre superiore rispetto al 2019. In numeri assoluti, l’utenza media dei Tg di prima fascia è cresciuta nei mesi primaverili di oltre 7,5 milioni di spettatori (7,62 in marzo e 7,51 in aprile), raggiungendo un pubblico di più di 23 milioni di teleutenti. Significativa la crescita anche nei mesi autunnali, con novembre e dicembre che hanno superato l’audience di maggio in termini sia di pubblico sia di audience rispetto al 2019. Per ritrovare analoghi livelli, bisogna tornare indietro di 10 anni, in una fase in cui la televisione generalista era ancora la regina incontrastata dell’informazione nazionale. Ovviamente l’informazione e la conseguente attenzione del pubblico è stata monopolizzata costantemente dalle notizie riguardanti l’andamento di contagio del Covid, ma anche da tutte le decisioni prese dal Governo per contrastare la pandemia in termini sanitari, sociali ed economici, con i sempre attesi DPCM. Scomparse dal quadro delle informazioni quasi tutte le altre emergenze di carattere sociale, come ad esempio l’immigrazione, di cui quasi non si è più parlato, mentre alta è rimasta l’attenzione intorno alle notizie provenienti dagli USA per l’elezione del nuovo presidente. In questo lungo anno di pandemia si è poi registrato un nuovo forte incremento, purtroppo, della tv spazzatura, con le “signore della tv”, sempre le stesse, che hanno continuato a fare gossip e rincretinire la gente con la cronaca rosa e scandalistica, così come le fake news hanno molto contribuito ad alimentare ulteriori preoccupazioni e sbandamento nelle persone. Sparita quasi del tutto l’informazione e l’attenzione sugli eventi religiosi, fatta eccezione la costante presenza del papa che non ha perduto occasione, in questo momento così oscuro per la storia degli uomini, di stare accanto alla gente, di incoraggiarla, di tenere viva in ogni cuore una fiammella di speranza perché l’umanità possa riappropriarsi del suo destino in una nuova prospettiva di pace e fratellanza, come egli ha esemplarmente scritto nella sua ultima enciclica Fratellitutti



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