Main Menu

Piazza Armerina, pranzo solidale a sant’Antonio

E’ stata un’esperienza indimenticabile quella che gli operatori pastorali della parrocchia S. Antonio di Padova di  Piazza Armerina,  insieme al parroco don Filippo Salamone, hanno vissuto sabato 28 dicembre nei locali della parrocchia: il “pranzo solidale” condiviso con  i fratelli in difficoltà, Indiani, Pakistani, Rumeni e con quanti vivono in solitudine i giorni di festa.    Organizzare un pranzo per i meno fortunati è stata  l’idea condivisa e promossa dal parroco, che ha trovato una sollecita risposta nei collaboratori più vicini e nell’intera comunità parrocchiale, che si è prodigata perché l’iniziativa fosse realizzata nel migliore dei modi.  La macchina organizzativa è presto partita con la raccolta dei fondi e con la disponibilità delle signore  della parrocchia, pronte a mettere a disposizione le proprie cucine per preparare prelibate vivande. A poco a poco, il numero dei convitati è cresciuto, anche per la collaborazione della Caritas cittadina, sempre sensibile ad ogni iniziativa di promozione umana e la preparazione del pranzo è stata lasciata alle cucine del ristorante. Allestita la sala da pranzo nel saloncino parrocchiale, il parroco e gli operatori pastorali più intraprendenti con grembiule e cappellino rosso hanno atteso i 45 ospiti per condividere, insieme ad un momento di preghiera multilingue, in italiano per i cattolici e in arabo, per i  musulmani,  un pranzo con i fiocchi! Era un continuo andirivieni con piatti caldi che le mani degli operatori si passavano, perché arrivassero presto agli ospiti. Poi, tutti insieme a tavola, per pranzare e conoscere un po’ meglio i nostri ospiti. Qualcuno di noi ha ritrovato il vecchio compagno di classe più sfortunato, che vive di espedienti, la  giovane che chiede aiuto all’ingresso della parrocchia con i suoi tre figli, i ragazzi di colore spesso incontrati per strada e guardati con sospetto… Insomma, abbiamo riscoperto nuovi amici e la nostra Comunità si è trasformata in un’autentica famiglia capace di accogliere senza pregiudizi e riserve.  Una magnifica torta e lo spumante finale hanno  concluso una giornata di grande emozione, vissuta all’insegna del sorriso, della gioia e della carità.
E’ proprio vero, come scrive Padre Faber “Donare un sorriso/Rende felice il cuore:/Arricchisce chi lo riceve/Senza impoverire chi lo dona./Non dura che un istante/Ma il suo ricordo rimane in eterno.



Rispondi