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Tra i premiati anche Nadia Terranova, finalista allo Strega 2019

Al Camilleri di Cassisi-Scimè il XXXIII Premio Martoglio

Due gelesi hanno portato alto il tema della cultura al Teatro Comunale di Belpasso ottenendo il XXXIII Premio letterario internazionale “Nino Martoglio”. Sono i giornalisti Andrea Cassisi e Lorena Scimè che hanno ricevuto il riconoscimento per l’ “Opera prima” “Hoefer racconta Camilleri’. Presentata dalla giornalista Flaminia Belfiore, la cerimonia di consegna si è svoltasabato scorso su organizzazione del  Circolo Athena con la consulenza scientifica dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano e la collaborazione del Comune di Belpasso. Presieduta da Sarah Zappulla Muscarà (Università di Catania) e composta da Anna Maria Paternò (presidente del Circolo Athena), Daniele Motta, (sindaco del Comune di Belpasso), Vicente Gonzalez Martin (Università di Salamanca, Spagna), Domenico Tempio (editorialista de “La Sicilia”), la giuria ha assegnato il Premio Martoglio nelle seguenti sezioni: Letteratura: Nadia Terranova per il romanzo Addio fantasmi (Einaudi, 2018); Saggistica: Massimo Onofri per il volume Isolitudini (La Nave di Teseo, 2019); Opera Prima: Andrea Cassisi e Lorena Scimè per il volume Hoefer racconta Camilleri (Dario Flaccovio Editore, 2016) “Athena”: Ileana Rigano; Premio Speciale per il Teatro civile: Agostino Zumbo.

Questa la motivazione del premio:

“Due sono gli autori e due i protagonisti di questo splendido volumetto edito da Dario Flaccovio che racchiude l’incanto di una amicizia tra grandi uomini. Poeta e giornalista (Live Sicilia.itS e I Love Sicilia) Andrea Cassisi; collaboratrice de La Repubblica ed esperta di teatro Lorena Scimè. Sono gli artefici a quattro mani di Hoefer racconta Camilleri, gli anni a Porto Empedocle, appassionata testimonianza di una grande amicizia d’infanzia, poi solo “a distanza” ma non meno intensa e per lunghissimo tempo, tra lo scrittore Andrea Camilleri – papà della serie Montalbano, con un successo che si delinea senza tempo, storico, uomo di teatro e di televisione, autore prolifico amato in tutto il mondo – e Federico Hoefer, di origini tedesche, voce narrante del volume, poeta, pittore, scrittore e giornalista (collaboratore raffinatissimo de La Sicilia) per anni residente in Sicilia, a Gela.

“Fefè” e “Andreuccio”, grandi amici, se ne sono andati, a distanza di un anno, nel 2018 il primo, in questo 2019 il secondo. Entrambi empedoclini, figli di un’unione perfetta, del mare e della terra, per lungo tempo inseparabili, cresciuti nella bellezza e nella delicatezza di luoghi dalla multiforme valenza, narrabili per sé stessi e fonte sognante di sapiente e ironica ispirazione, Andrea Camilleri e Federico Hoefer si stagliano nel racconto come due vitalissimi spiriti creativi: comunisti innamorati del jazz, del teatro e della fantasia, che la memoria elegante di Hoefer consegna al lettore resa ancor più viva da un suggestivo apparato iconografico.

Con sapiente discrezione e amorevole rispetto per la memoria, Andrea Cassisi e Lorena Scimè raccolgono i ricordi di Hoefer, la cui trasparente purezza viene puntualmente utilizzata per un rapido, incisivo confronto tra il mondo di ieri – il dopoguerra dei giovani Andrea e Federico – e quello di oggi, con le sue incontrollabili frenesie.  Preziosa, intima e a un tempo universale, l’opera di Cassisi e Scimè è anche la breve storia, senza facili rimpianti, di un immortale “come eravamo”, mercè la piena, docile, ricchezza di un ritmato colloquio consegnato alla sensibilità del lettore”.

La serata è stata allietata dall’attore Pippo Pattavina che ha fatto rivivere alcuni momenti della commedia “Filippo Mancuso e Don Lollò” scritta a quattro mani da Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale e ispirata da “La concessione del telefono”.

La manifestazione quest’anno è stata dedicata alla memoria di Andrea Camilleri, lo scrittore siciliano scomparso di recente (Premio Martoglio per la Letteratura 1999), la cui opera tradotta e apprezzata in tutto il mondo ha contribuito a veicolare un’immagine positiva della Sicilia e a promuovere un forte interesse turistico-culturale nei riguardi dell’Isola.

Riservato a “scrittori, artisti, giornalisti e personalità che attraverso le loro opere diffondono la cultura nella nostra isola”, il Premio Martoglio intende promuovere la crescita culturale delle nuove generazioni attraverso la diffusione del libro e il confronto con le più alte testimonianze del nostro tempo.

Dedicato al genio poliedrico di Nino Martoglio, illustre protagonista della straordinaria stagione culturale del Novecento, il Premio si richiama fortemente all’identità storica della Sicilia e alla sua millenaria vocazione di terra di mescolanza e di accoglienza nell’area del Mediterraneo.
Nel panorama dei premi letterari, il Martoglio si distingue per l’originalità della formula: pensato per promuovere il libro e la lettura, esso non si esaurisce nella cerimonia di consegna, ma esercita costantemente la funzione di osservatorio delle tendenze e delle proposte culturali della contemporaneità. L’unicità del Martoglio consiste nella disponibilità dei premiati a destinare la somma ricevuta nell’acquisto di libri che vengono sorteggiati tra il pubblico durante la manifestazione. I numerosi volumi distribuiti danno l’opportunità di approfondire la conoscenza dei premiati, sollecitando un dialogo ideale con scrittori ed intellettuali attraverso la lettura delle loro opere.

Tra i premiati delle scorse edizioni che arricchiscono il prestigioso Albo d’Oro del Premio compaiono, tra gli altri, Gesualdo Bufalino, Giuseppe Bonaviri, Andrea Camilleri, Silvana Grasso, Simonetta Agnello Hornby, Turi Ferro, Leo Gullotta, Maurizio Scaparro, Vincenzo Pirrotta, Paolo Mieli, Marcello Sorgi, Francesco Merlo, Massimo Gramellini, Vittorio Sgarbi, Giuseppina Torregrossa, Paolo Di Paolo, Roberto Alajmo, Pietro Melati, Gene Gnocchi, Moni Ovadia.



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